Contro non è per il femminile

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Ieri era la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e purtroppo ho visto slogan ed interventi che evidenziavano addirittura in rosso la parola CONTRO.

Questa parola non è mai amorevole, non può permettere l’unione creativa di maschile e femminile. E’ una modalità maschile di difendere il femminile, che non lascia spazio di espressione al femminile, lo soffoca.

Perché se una donna subisce una violenza, significa che anche l’uomo vive dentro di sé una condizione di abuso e comunque non bisogna mai dimenticare, che ciascuno di noi ha dentro di sé Animus e Anima, come li chiamava Jung, indipendentemente dal suo sesso.

La soluzione radicale è come sempre che ciascuno di noi, individualmente, si prenda la responsabilità delle immagini che proiettiamo nel mondo ed incominci a generare dentro di sé immagini di riequilibrio, per poi portarle anche fuori.

Ma andiamo per gradi, cercherò di spiegarmi meglio. Come sto facendo ultimamente prendo ispirazione per scrivere alcuni appunti nel blog dalla pratica on line che guido il giovedì sera.

A proposito è uno spazio che dedico come servizio alla Madre, all’anima e tutti sono i benvenuti.

Per partecipare e scaricare una guida sui valori e gli orientamenti a cui mi ispiro per le pratiche, iscrivi in questo form.

Il Mantra Egizio

Ieri sera abbiamo praticato con il Mantra Egizio, che è una sequenza di mantra mono e bisillabici accompagnati da mudra, ossia da gesti psichici.

Ti riporto il Mantra Egizio così come trascritto da Selene Calloni Williams nel suo libro Mantra Madre, la tradizione e le pratiche segrete del matrimonio mistico e del risveglio

Rivolgendo le mani verso il cielo, pronuncia AKH

Simboleggia la luce chiara che diventa stella, il principio maschile celeste

Rivolgendo le mani verso la terra, pronuncia BA

Simboleggia l’anima, il principio femminile, sotterraneo

Rivolgendo le mani verso il cielo, pronuncia KA

Simboleggia la vocazione, l’aspirazione, la volontà cosciente

Rivolgendo le mani verso la terra, pronuncia SHEUT

Simboleggia la volontà istintuale dell’ombra

Portando le mani al centro del torace, nel chakra del cuore, pronuncia IB

Simboleggia il cuore, l’essere al centro

Stringendo i pugni alzati di fronte a te, con i gomiti leggermente piegati, pronuncia HEKAU’

Simboleggia il potere del mago, colui che è centrato e in piena armonia

Con la natura e la volontà universale, senti tutta la forza del potere mago che è in te

Rivolgi la mani verso l’esterno all’altezza del viso, pronuncia SEKHEM

Simboleggia il tuo corpo di carne e sangue, il veicolo alimentare, il vivente, è

l’involucro con cui stai transitando dalla nascita alla morte.

Girando le mani verso di te, pronuncia SEKHU

Simboleggia il tuo corpo di Bardo, il mangiatore di odore, poiché si nutre della sostanza sottile delle cose, è l’involucro con cui stai transitando dalla morte alla successiva rinascita: la morte e la vita sono sempre simultanee.

Portando le mani congiunte alla bocca, pronuncia REN

Ossia il nome del silenzio, la parola ispirata, il sigillo di segretezza

Come hanno testimoniato poi anche tutti i partecipanti, questa particolare combinazione di mantra e mudra attivano profondamente le energie in un vortice che porta alla riunificazione degli opposti.

Anzi, la parola giusta è ri-attivano, poiché tutti noi possediamo, come diritto di nascita tutte queste energie così profonde, calde e potenti, ma poi gli eventi quotidiani, la mente razionale ed il “brusio del mondo”, le coprono e spesso arrivano a farcele dimenticare.

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Siamo noi il ponte arcobaleno

Non dobbiamo dimenticarlo mai. Dobbiamo riscoprirlo e prenderci la responsabilità della nostra funzionalità qui sulla terra, della nostra finalità.

Siamo qui per creare il ponte arcobaleno fra cielo e terra, fra maschile e femminile, fra conscio e inconscio. Siamo qui per riunificare gli opposti. Ecco la nostra missione!

Il Mantra Egizio ci parla dell’unione degli opposti, perché mette insieme il mondo celeste, le stelle con l’underworld, il mondo ctonio, il mondo sotterraneo. Mette insieme il sole  e la luna –  il maschile e il femminile –  il giorno e la notte, ma soprattutto armonizza la volontà cosciente, la consapevolezza con l’ombra.

La Magia è l’arte di essere pura narrazione, cioè di riunire gli opposti, realizzare che sono distinti, ma non separati e che in verità essi non possono esistere come distinti e separati, che non esiste un io separato da un tu, ma solo la loro relazione.

E quindi il mago del Mantra Egizio non è nulla se non la propria Magia, la sua stessa mente poetica, uno stato di coscienza ampliato in cui il Pensiero e l’Amore funzionano all’ unisono.

La ripetizione del cosiddetto Mantra Egizio manifesta la mente poetica del Mago, in ogni umano, poiché riunisce ciò che è stato separato e dissolve l’illusione stessa della separazione.

Ciascuno di noi è il mago, quando realizza la sua missione di riunificazione degli opposti e conquista gli strumenti per farlo, che vanno oltre la mente razionale, espressione del maschile radicalizzato, per fondersi con le ragioni del cuore (il femminile) in un nuovo mezzo chiamato overmind o pensiero del cuore.

Gli opposti sono dentro di noi

Come ho spiegato anche nel mio articolo sull’anima gemella, gli opposti che devono trovare compenetrazione sono sempre dentro di noi prima che fuori.

Ecco che allora il femminile arriva non per sostituirsi, ma per accogliere, per riunirsi con il maschile. Il femminile non ha bisogno di essere protetto con modalità maschili … il femminile ha bisogno di esprimersi con le modalità che gli sono proprie e di ritrovare il suo posto, distinto, ma non separato, dal maschile.

Maschile e femminile sono dentro ciascuno di noi, indipendentemente dal sesso, e ci chiamano a riequilibrarci dentro prima di tutto: questa è la nostra missione, ricongiungere i due amanti e lasciare che si consumino e rinascano in un ciclo senza fine, nel fuoco della loro passione.

Non devi capirlo, ma esperirlo

Come sempre “capire” quanto ho appena cercato di spiegare è impossibile, ma lo si può sentire e sperimentare. Per fare ciò la pratica è il mezzo elettivo.

Ecco perché, ho creato un piccolo spazio gratuito on line dedicato alla pratica. Sono custode le Mantra Madre e dalla mia investitura cerco di trovare modi perché questi mezzi potenti arrivino a sempre più persone.

Persone che sono in cammino, come me e tanti altri custodi, portatori e pionieri del Mantra Madre. Persone che hanno compreso che abbiamo la responsabilità di produrre il cambiamento prima di tutto dentro di noi, che questa è la sfida più grande ed importante.

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A presto.