Cosa ti tiene in prigione?

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Una relazione che ti svilisce, un lavoro che non sopporti più, un ambiente che ti depaupera.

Sono molte le situazioni e le persone che ci fanno sentire prigionieri e sembra che le sbarre di questa gabbia siano insormontabili.

In verità, tutte le situazioni e le persone con cui continuiamo a stare, anche quando ci sentiamo sviliti, sono una nostra scelta. Nel senso che, poiché sentiamo che ci manca sempre qualcosa per poter fare un cambiamento, preferiamo ripiegare nella solita, anche se minuscola ed asfissiante, zona di comfort.

Siamo in prigione perché, più o meno consapevolmente, decidiamo noi di starvi.

Io ne ho tanta esperienza

Non voglio assumere nessun tono paternalistico, perché quello del cambiamento è stato un tema che ha sempre intersecato la mia vita.

Vista la mia natura ho sempre cercato di prendere le situazioni di petto e di motivarmi ad affrontare dei cambiamenti, con ingente dispendio di energie e sforzo. Ho ottenuto molti risultati, ma sempre grazie ad una strenua e ferrea guida razionale.

Così facendo ho raggiunto certamente dei risultati, ma ho perso il piacere del percorso e anche tante energie.

Ora, guardandomi indietro, sorrido.

In modo bonario, ovvio, perché anche se ho dovuto fare molta strada, adesso ho compreso.

La suprema condotta è assenza di sforzo

Questa è una famosa massima del saggio yogin Naropa, abbastanza difficile da integrare nella nostra cultura.

Però, una volta compresa, permette di camminare controcorrente e sperimentare la gioia ed il piacere.

Non serve a molto cercare di gonfiare i muscoli per evadere dalla prigione (motivazionalismo) o deprimersi cercando di farsela andare a genio (perbenismo).

Grazie al counseling immaginale ed alle tradizioni sapienziali ora conosco due movimenti che mi permettono di avvicinarmi alla condotta suprema.

Naturalmente parlarne a livello astratto, non ha benefici e quindi, come facciamo sempre tutti i giovedì abbiamo praticato proprio su una situazione individuale che ci mantiene in uno stato di prigionia.

La pratica del giovedì

Tutti i giovedì sera ci troviamo on line, dalle 20.30 alle 21.00 e guido una pratica meditativa ad accesso libero e gratuito. Se vuoi provare anche tu scrivimi per ottenere il link.

La pratica di giovedì scorso ci ha aiutato ad evocare una situazione in particolare e a sentirla, nelle sue qualità, anche grazie ad una posizione meditativa assolutamente immobile.

L’immobilità assoluta ha evidenziato tutta una serie di fastidi e disagi che ci hanno portato a percepire la nostra prigionia in modo fisico. Abbiamo potuto annusarla, toccarla, assaporarla e vederla. Il tutto senza cercare di definire o etichettare le immagini e le sensazioni che venivano a noi.

Ama la tua prigione

Abbiamo poi recitato la formula pentacolare per pacificare l’immagini e le sensazioni su cui abbiamo meditato. Amare e avere fede in ciò che non vediamo con la mente razionale, apre il nostro 3 occhio e ci rende liberi.

La prigione è una tua scelta. Quindi puoi decidere ad ogni istante di uscirne.

Durante la meditazione abbiamo preso ferma risoluzione di uscirne.

Per uscirne abbiamo chiesto all’immagine di trasformarsi, con fede incrollabile che l’unico modo per cambiare l’aspetto di una situazione è riuscire a dare amore incondizionato, non giudicante.

Infatti l’immagine viene dalla tua anima e ti vuole svelare il motivo per cui sei qui, ora, in questo corpo.

Le immagini non sono accadute nel passato, ma accadono ORA e a TE, quindi tu ne puoi cambiare l’aspetto, amandole. Solo così potrai trasformarle in potenti alleati.

Così l’immagine diventa pura energia, un attimo di eternità. e si libera, si libera da cause e da effetti in cui la mente la vorrebbe costringere.

Il potenziamento

Quando scegliamo una prigionia anziché la libertà, abbiamo paura e soprattutto siamo convinti di non essere abbastanza, di avere mancanze ed inadeguatezze incolmabili.

E così possiamo andare a ricontattare la nostra infanzia, che è uno stato di coscienza, non una dimensione passata ed immutabile.

Infatti il tempo è istantaneo e la sua linearità è solamente una illusione, quindi è sempre possibile cambiare, qui ed ora, ogni aspetto della nostra vita, se usiamo una chiave narrativa naturale, svincolata dalle credenze sociali.

Possiamo ritrovare quel bambino, con i suoi giochi, nella sua casa di allora e sussurrare dolcemente al suo orecchio mantra antichi, veicolando la convinzione di poter essere felici ed appagati nella vita, la certezza di potercela fare !

Questa meditazione ripetuta più volte fugherà, nella nostra psiche, la sensazione di mancanza ed incapacità che è alla base di una scelta che ci imprigiona.

Due movimenti d’anima

La meditazione di giovedì è stata quindi molto articolata, perché ha mostrato praticamente i due movimenti dell’anima in cui è possibile entrare in relazione con le immagini per divenirne maestri, senza sforzo.

E’ possibile, infatti, evocare le immagini e adottare varie tecniche per amarle e pacificarle, senza mai incorrere nell’analisi mentale.

Si può inoltre andare alla radice dei sensi di mancanza che tengono legati alla prigionia e cambiare, in un passato, che é sempre presente, la visione delle cose.

L’aiuto della naturopatia

Come avrai potuto intuire, tutto il mio lavoro si basa ultimamente sulla creazione e potenziamento di rapporti fruttuosi tra la naturopatia e la visione immaginale.

Quando si parla di prigione e di libertà possono arrivare tanti strumenti utili per viaggiare nell’anima, ma io ne ho uno che mi è particolarmente caro.

L’olio essenziale di lemongrass, che mi ha accompagnato per un lungo periodo e con il quale ho imparato gradatamente a stringere alleanza.

Lo si può utilizzare in molteplici modi. Diciamo tra tutti che può fungere anche da marker: se annusandolo non ci piace, molto probabilmente siamo chiusi in prigioni di cui siamo ben poco consapevoli.

Vuoi provare? Acquista un buon essenziale, di grado terapeutico e inizia pian piano a far amicizia con il suo profumo.

Se vuoi qualche suggerimento di utilizzo e vuoi intraprendere un percorso di liberazione potresti approfittare delle offerte natalizie che propongo per le consulenze on line. Approfittane !

Puoi scrivermi a

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A presto.