Forest Therapy Guide

L’immersione nei boschi o bagno di foresta, anche chiamato in giapponese Shinrin Yoku. Ecco una pratica di mindfulness assolutamente da riscoprire con nuova ed approfondita consapevolezza (senza farsi deviare dalle banalizzazioni da rotocalco)

Ho appreso questa modalità di mindfulness dalla mia maestra (Selene Calloni Williams), che insieme a Noburu Okuda Do ha illustrato i principi dell’estetica giapponese e tutta una serie di pratiche meditative per comprendere l’essenza di questi principi.

Contemporaneamente al corso per diventare istruttore di Mindfulness immaginale ho sentito altissima la motivazione ad immergermi anche nel percorso dello Shinrin Yoku.

Shinrin Yoku è un termine coniato in Giappone nel 1982, che in occidente viene anche reso con il termine di Forest Bathing, letteralmente bagno di foresta.

“Meditare in un bosco non è come meditare in tra le mura di un edificio, c’è una differenza sostanziale. Sedere nuda sulla terra e non essere circondati da altro che dal suono del vento o dal canto degli uccelli dona alla meditazione una potenza straordinaria” (Selene Calloni Williams)

“An Eco-Antidote to Tech-Boom Burnout”  (National Geographic)

Percorso nella natura, percorso nella psiche

Diventare Forest Therapy Guide è stato un percorso, dentro la natura e me stessa ed ho sperimentato direttamente quanto la presenza della natura possa potenziare ed aiutare qualsiasi pratica meditativa e spirituale.

In natura tutto diviene semplice, NATURALE !

La natura è maestra e terapeuta.

Il “bagno di foresta” inizia infatti quando ci accorgiamo di essere avvolti in un respiro calmo, caldo e umido, che ci  consente di lavare via lo stress accumulato,  avere una memoria migliore e rallentare l’invecchiamento fisico e mentale.

Allora ci immergiamo nella natura ed essa entra dentro di noi, portandoci in un viaggio in cui dentro e fuori non esistono più, tutto si fonde nel respiro, tutto è vita, tutto è anima.

Recuperare anche solo per pochi attimi questo stato estatico di comunione e fusione con l’invisibile è un atto creativo, che ci dona nuove ispirazioni, capacità e resilienza

Sotto puoi scaricare due interessanti interviste sullo Shinrin Yoku alla mia mentore Selene Calloni Williams

Benessere e programmazione biologica

Secondo il biologo americano E.O. Wilson, che nel 1984 ha coniato il termine biofilia, l’uomo è biologicamente programmato per vivere nella natura.

Il contatto con la natura è irrinunciabile ed ancor più terapeutico nelle condizioni di stress dell’uomo moderno, oggi ancora più accentuate da situazioni quali l’epidemia di Covid 19.

Secondo uno studio coordinato da Brian Haas e pubblicato sulla rivista Personality and Individual Differences , le persone che hanno una prospettiva di armonia con la natura (come succede in Giappone), hanno meglio affrontato lo stress derivante anche dall’epidemia di Covid 19.

Pensare al mondo naturale in modo interconnesso e armonioso corrisponde a un miglioramento della salute psicologica, indipendentemente da dove ci si trova” ha osservato Haas che, in collaborazione con Fumiko Hoeft, ha valutato i diversi approcci delle persone alla natura attraverso un sondaggio condotto negli Stati Uniti e in Giappone.

Molti studi scientifici hanno inoltre dimostrato le potenzialità benefiche del contatto con la natura:

  • si abbassano il colesterolo ed il cortisolo, l’ormone dello stress,
  • gli oli essenziali e gli aromi rilasciati dal fogliame e dal legno degli alberi hanno il potere di rinforzare il sistema immunitario,
  • la pressione arteriosa si abbassa ed il battito cardiaco si calma
  • riducendo così gli stati di collera e rilassando la mente

L’estetica Giapponese

Si potrebbe dire quindi che lo Shinrin Yoku riesca a conciliare scienza e spiritualità in una esperienza unica, in cui la natura è lo strumento principale.

Il bosco è psiche, è anima. Immergersi nel bosco equivale ad entrare nel nostro territorio intimo ed immaginale e raccogliere frammenti di noi persi o dimenticati.

La bellezza in natura è ovunque e ci guida durante tutto il viaggio, come manifestazione della capacità di darsi ed offrirsi all’incontro con il sacro, il non visibile.

In questo incontro gli ideali dell’estetica giapponese ci possono aiutare e fornire spunti per meditazioni e rituali. Nella bellezza troviamo infatti alcune componenti fondamentali:

  • mono no aware: l’impermanenza
  • wabi sabi: l’imperfezione
  • jo ha kyu: il ritmo
  • yugen: la penombra
  • miyabi: la quiete e l’essenzialità
  • iki: l’eleganza ed il distacco
  • shibusa: il sottinteso
  • yohaku no bi: ciò che manca
  • ma: il silenzio, il vuoto, la pausa
  • kire: l’interruzione che permette la consapevolezza

Anche se il mio elenco è estremamente stringato e le definizioni limitate dalla volontà si sintesi , è chiaro già da una prima lettura che ognuno di questi principi guida e ispira innumerevoli possibilità di meditazioni, pratiche e rituali.

Ogni pratica spirituale e di mindfulness, se effettuata in natura, è molto più potente, profonda e ricca, poiché, dopo il viaggio nel nostro personale bosco psichico, ne si emerge sempre con nuove idee creative.

Come incominciare ?

Sicuramente il modo migliore per incominciare è quello di ritagliarsi uno spazio, meglio se quotidiano, di rapporto con la natura, che in caso di necessità potrebbe anche essere rappresentata da una piantina in vaso.

Senza dubbio sarebbe di enorme beneficio passare il tempo libero in luoghi incontaminati, dove la natura si esprime indisturbata o è comunque il soggetto principale.

Ma per sentirne a pieno la forza ed il potere terapeutico, la via elettiva consiste nel frequentare seminari in luoghi immersi nella natura.

I seminari che organizzo e poi…

Periodicamente organizzo questi seminari di una intera giornata a stretto contatto con la natura e ti consiglio di tenere d’occhio il mio sito, la mia pagina facebook o di iscriverti alla mia newsletter oppure mandami una mail con la tua richiesta.

In queste giornate pratichiamo, pratichiamo e ancora pratichiamo, perché solo l’esperienza diretta può fornirci la vera conoscenza.

A titolo di esempio alcune delle esperienze che si fanno:

  • rituali e pratiche ispirati allo Shinrin Yoku
  • viaggio nei principi dell’estetica giapponese
  • meditazione zazen, kasina, camminata
  • pranzo vegano e rituale del cibarsi
  • sequenza fluida di yoga sciamanico
  • rilassamento e riallineamento dei chakra, visualizzazioni guidate

Naturalmente ogni seminario è unico ed irripetibile, sempre ispirato dalle richieste e dalle energie dei partecipanti.

Poi tengo in maniera particolare a fornire occasioni per ritrovarsi anche on line per effettuare insieme delle pratiche che ci accompagnino nella nostra quotidianità, senza far sfumare quanto colto durante il seminario, ma vivificandolo sempre di più.

Contattami ora per iniziare il nostro percorso

Avvertenza:

Le consulenze ed i percorsi che offro sono svolti allo scopo della ricerca interiore e della crescita personale, anche attraverso l’utilizzo di tecniche che riequilibrano l’energia di corpo e psiche. Il mio lavoro NON sostituisce quello di medici, psicologi e dietisti, perché non tratto patologie di stretta pertinenza medico-sanitaria.