Pacificare le immagini
Nuovamente mi ritrovo a scrivere o parlare di come pacificare le immagini.
A costo di essere ripetitiva e un po’ pedante, voglio che non ci siano dubbi sulla pratica base con cui procedere nella pacificazione delle immagini.
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Questo perché dopo aver compreso che tutto nella vita è immagine, illusione ( clicca qui per approfondire), è necessario non subire più questi eventi, ma divenirne co-creatore.
Ciò avviene essenzialmente attraverso la pacificazione delle immagini.
Il percorso di ribellione del mago
La ribellione è il percorso più potente per la creatività senza limiti. E’ la strada che ti conduce a passare da vittima a mago, che co-crea gli eventi della sua vita.
Infatti ciascuno di noi vive mettendo sulla scena della vita un mito. Sai quale è il tuo ?
Nel mitema i tuoi samskara, le immagini più impressionanti, si esprimono come dei e demoni, che ti accompagnano.
Renderti conto del mito che metti sulla scena vivendo, ti riscatta in modo istantaneo dalla posizione di vittima.
E’ possibile comprendere il tuo mito centrale durante un percorso di counseling che utilizza anche, ma non solo, le costellazioni familiari ad approccio immaginalista. Se vuoi saperne di più contattami.
Poi però è sempre necessario integrare questa presa di consapevolezza pacificando le immagini, attraverso un vero e proprio rituale.
Perché pacificare le immagini?
Gli eventi sono solo apparentemente oggettivi, quindi bisogna connettersi con la dimensione dell’invisibile per comprendere il reale fine per cui le cose accadono.
Ed i nostri antenati sono le immagini in cui il disegno della nostra anima, il nostro destino, si manifesta in modo spesso più potente.
Tutto dipende dal significato che vi attribuisco, dalla narrazione, dalla relazione che voglio instaurare con gli eventi.
Voglio essere compagn@, amante degli eventi della mia vittima o continuare ad esserne vittima e a subirli?
Quanto sono liber@ di attribuire un significato diverso agli eventi?
La mente è l’ostacolo
Se pensi di poter interpretare gli eventi in modo autonomo, con la tua mente, sei ancora illus@ ….
In verità non esiste la tua mente, la mia mente, la sua mente, esiste una sola mente razionale ed oggettiva, che è quella del mondo. Essa è presente in ciascuno di noi in maniera più o meno forte e ci rende individui misurabili, prevedibili e governabili. Questa mente comune è infatti un programma, che noi stessi abbiamo installato nelle nostre profondità tramite l’educazione e la morale utilitaristica.
Se vuoi smettere di essere in balia della mente del mondo, vittima degli eventi, devi ribellarti.
Per risvegliarti devi ritrovare un pensiero mitico, poetico, che funziona per immagini e che può essere associato, ma non dominato, ad un pensiero analitico – cognitivo.
In questo modo perverrai ad una mente più pura e creativa, illuminata, che accede non solo alla conoscenza, ma anche all’amore.
La ribellione è sempre su base individuale
La ribellione è un fatto intimo. Non è una rivoluzione, un movimento organizzato che qualcuno può manipolare a suo vantaggio, ma una forma di amore e di risveglio.
La ribellione è un atto creativo, che non accetta di essere arginato. E’ il passo fondamentale verso la realizzazione di sé e della felicità.
Quindi prima di di tutto la ribellione è verso i falsi dei, per ritrovare idee e significati naturali. Un processo questo, che non è possibile fare con la mente, ma con il cuore, l’amore.
La conoscenza unita all’amore è l’arma invincibile del ribelle, che lo aiuta ad andare oltre la paura.
Ed oltre la paura si arriva anche imparando a tessere una relazione sempre più intima, e soprattutto libera, con le immagini della nostra vita.
Le prime, quelle fondamentali, da cui partire sono i nostri antenati, comprese le immagini fondamento della psiche: madre e padre.
Pacificare le immagini degli antenati
Secondo la tradizione sciamanica gli antenati sono i nostri stessi organi (clicca qui per approfondire), quindi è auspicabile una pratica meditativa che ci porti in stretto contatto con tutto il nostro corpo.
E qui ti regalo una pratica potente per pacificare le immagini degli antenati.
Medita sugli organi e ripeti loro il mantra “ho fede in te”, seguito dalla seguente formula psichica della creazione immaginale:
“Possa la luce del mio maestro interiore guidarmi lungo il cammino, che conduce il mio corpo ed i miei sensi ad essere liberi”
“Venite voi tutti,
antenati potenti e sublimi,
antenate magnifiche e preziose,
venite da ogni direzione dello spazio
Io che sono il meditante, vi chiamo a raccolta in questo luogo
dove si sta per celebrare l’integrazione, la riunificazione, la pacificazione delle immagini a me care”
Poi, rimani in attesa, al di là del giudizio, senza attrazione, né repulsione ed applica il pentacolo con le 5 affermazioni, che ben illustro nel video qui sotto:
- Ti benedico
- Ti ringrazio
- Ti perdono
- Ti amo
- Ho fede in te
Foto credits Sebastian Voortman da Pexels
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A presto.